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1 Opinioni per Mauro Tassotti
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  • briciola
    Grande terzino e grande persona
    opinione inserita da briciola il 17/05/2017
    Mauro Tassotti per me è stato un grande terzino destro, il Djalma Santos italiano, ed anche un grande uomo che ha saputo reagire alla morte prematura della moglie riuscendo a crescere i figli da solo pur continuando il suo impegno con il Milan. E' stato un professore della difesa, abile sia in marcatura che a livello tattico, forte fisicamente e dotato di corsa e velocità. Pensate che, nel Milan, è stato sotto contratto per ben 36 anni e questo è un vero ed autentico record per il club rossonero di Milano. Come giocatore mi è sempre piaciuto, era il classico difensore duro ma corretto e dotato di ottima tecnica di base. Non ha fatto tanti gol, una decina, perchè non era dotato di un gran colpo di testa e quindi non andava a saltare, ad esempio, sui calci d'angolo come fanno invece tanti difensori. Nel Milan ha composto la famosa difesa a 4 di Sacchi, e poi di Capello, con Franco Baresi, Alessandro Costacurta e Paolo Maldini. Di questi 4 pur essendo quello con meno partite disputate in Nazionale, appena 7, era quello migliore sotto il punto di vista squisitamente tecnico. Ricordo ancora certe sue giocate e certi suoi cross poi tramutati in gol dal grandissimo Marco Van Basten. A fine carriera venne sostituito da Christian Panucci che però, in seguito, si affermò principalmente come centrale di difesa. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo divenne allenatore della formazione Primavera del Milan e, in seguito, fece il vice allenatore per tanti allenatori come Cesare Maldini, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri, Filippo Inzaghi, Clarence Seedorf eccetera. Oggi fa il vice allenatore di Andrij Shevchenko, suo ex giocatore ai tempi del Milan, nella nazionale dell' Ucraina. In carriera ha vinto tanti e tanti trofei, con il Milan ha trionfato 5 volte in campionato vincendo anche due campionati di serie B sempre con i rossoneri. Inoltre ha vinto per ben tre volte la Champions League, altre 3 volte la Supercoppa Europea, due volte la Coppa Intercontinentale, 1 Mitropa Cup, 4 Supercoppe Italiane ed una coppa Italia Primavera ai tempi della Lazio suo primo club. Da allenatore ha vinto quasi altrettanto, dando sempre un ottimo contributo senza mai invadere il campo d'azione dell'allenatore. Per farvi capire il suo ruolo posso dirvi che è il classico collaboratore silenzioso che però sa come e quando intervenire per dare suggerimenti al mister ed anche ai calciatori. Per questo è stato apprezzato da tutti, in primis da Carlo Ancelotti e da Max Allegri che probabilmente volerva portarlo con sè alla Juventus. Tante volte si è sparsa la voce che potesse diventare lui il primo allenatore del Milan ma poi questa voce non si è mai concretizzata rimanendo solo un'idea. Eppure da primo allenatore, ai tempi della Primavera, vinse ben due edizioni del famoso torneo giovanile di Viareggio, nel 1999 e nel 2001, che è il torneo più importante a livello giovanile in ambito mondiale. In tutta onestà posso dire che, per me, è stato tra i migliori numeri 2 del calcio italiano che io abbia visto giocare dal vivo. L'ho sempre apprezzato e ho sempre avuto una sorta si spontanea simpatia per lui anche quando venne accusato di condotta violenta in seguito all'espulsione contro la Spagna nel mondiale del 1994. In quell' occasione diede una forte gomitata a Luis Enrique e, di fatto, concluse la sua carriera azzurra.
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    ottimo difensore, grandi vittorie sia in campo che da vice allenatore
    no