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1 Opinioni per Queen II - Queen
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  • riccardo78
    Queen II
    opinione inserita da riccardo78 il 11/10/2017
    I Queen sono la mia band preferita e come tale posseggo tutto di loro, dai libri agli album e vari altri cimeli. Oggi vorrei dare la mia opinione sull'album intitolato Queen II. La copertina si presenta con un tono piuttosto cupo, con lo sfondo nero ed una luce che risplende sui quattro volti della band, Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon. Artefice della foto fù Mick Rock, famoso come fotografo del rock negli anni 70', a cui il gruppo si rivolge con la richiesta di catturare il pubblico proponendo il tema del contrasto tra il bianco ed il nero. Queen II è un album studiato nei minimi dettagli, nel quale è evidente lo spirito creativo della band. Con questo album nasce il "rock opera", ossia un rock caratterizzato da cambi di tempo, sovraincisioni, ma soprattutto dall'uso dei cori. Il tema del bianco e del nero della copertina non è un caso, infatti corrisponde esattamente ai due generi di canzoni di cui l'album è composto. I testi di Freddie Mercury risultano enigmatici e oscuri, mentre quelli scritti da Brian May sono ispirati alla letteratura fantasy ed ai libri di Tolkien. I brani che troviamo all'interno di Queen II sono i seguenti: Procession, Father To Son, White Queen, Some Day One Day, The Loser In The End, Ogre Battle, The Fairy Feller's Master Strocke, Nevermore, The March Of The Black Queen, Funny How Love Is e Seven Seas Of Rhye, la mia preferita ed il singolo di successo dell'album. Questo contrasto tra "anima bianca" ed "anima nera" si può notare ascoltando i due brani intitolati (White Queen) e (The March Of The Black Queen). Nelle altre canzoni dell'album continua questa lotta tra il bene ed il male con la canzoni (Ogre Battle), di battaglie mitologiche in (Seven Seas Of Rhye), singolo trasmesso nel corso del seguitissimo programma Britannico "Top Of The Pops" o di amori contrastati in (Nevermore). Nella canzone (The Fairyy Feller's Master Stroke), invece la Band descrive quelli che sono i personaggi di un omonimo quadro. L'album esce l'8 Marzo del 1974, pubblicato dalla EMI, attestandosi in classifica al n.35. Come sempre la critica sarà divisa nell'opinione di questo album. Una parte ne apprezzerà la complessità e lo stile della musica dei Queen, l'altra parte della critica invece dirà che sono troppo esagerati. Come al solito però la risposta che conta di più è quella del pubblico. Infatti dopo i primi tempi l'album comincia a scalare le classifiche portandosi dal n. 35 al n. 7 e aiutando in maniera indiretta a salire la classifica fino al n. 50 anche il primo album, Queen I. L'11 aprile del 1974, l'album viene pubblicato negli Stati Uniti dalla casa musicale Elektra. Alla fine del tour arriva la vera consacrazione della band, con il concerto al Raimbow di Londra in cui assisteranno ben 3.500 spettatori entusiasti dalla musica dei Queen. A questo punto Freddie Mercury, lascia il negozio di vestiti a Kensington di Londra, pronto a spiccare il volo insieme al resto del gruppo, per diventare la più grande band che la storia del Rock abbia mai conosciuto.
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    Album di carattere.
    Nessuno.