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4 Opinioni per Don Camillo e l'onorevole Peppone
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  • jackb60
    Le scaramucce continuano
    opinione inserita da jackb60 il 11/05/2020
    Don Camillo e l'onorevole Peppone è un film del 1955, è il terzo film della fortunata saga ambientato sempre a Brescello paese della bassa emiliana, protagonisti sono sempre il parroco e il sindaco del paese con le loro scaramucce. Nonostante gli infiniti battibecchi, i due si rispettano ma in pubblico le loro diatribe diventano sempre piu' violente soprattutto sotto elezioni, il sindaco è stato inserito nella lista del fronte popolare. Per aiutare Peppone nella campagna il partito invia una donna piuttosto avvenente a cui il nostro amico non riesce a resistere e cio' puo' essere fatale per la quiete domestica se non fosse per il saggio prete che si adopera per far tornare la pace. Per poter diventare onorevole il sindaco deve conseguire il diploma di scuola elementare con l'aiuto di Don Camillo che coglie l'occasione per far ratificare la costruzione di una cappella. Alla fine Peppone rinuncerà alla nomina e se ne ritornerà al paesello, film di ottimo ritmo comico che consiglio a tutti quelli che vogliono passare un periodo di serenità.
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    divertente
    nessuno
  • viola04
    Amici nemici
    opinione inserita da viola04 il 20/10/2019
    I personaggi di Don Camillo e di Peppone sono molto famosi. Si tratta dei protagonisti di una fortunata serie di film degli anni Cinquanta, che però ancora oggi vengono riproposti in replica in televisione, quindi anche i più giovani hanno avuto occasione di vederli. Le vicende dei due sono ambientate nel piccolo comune di Brescello, in cui Don Camillo è il parroco e Peppone il sindaco. Sono gli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale e l'Italia assiste allo scontro politico tra un grande partito di ispirazione cattolica e un grande partito comunista. Oggi le ideologie sono tramontate, si discute di tasse, immigrazione, debito pubblico, ma non ci sono più confronti memorabili tra diverse visioni del mondo. Allora invece e fino agli anni Settanta, le contrapposizioni politiche erano molto accese. Peppone e Don Camillo si fronteggiano quindi in modo divertente nella vita quotidiana: uno ha come modello l'Unione Sovietica, l'altro è ovviamente un moderato. I due in fondo si sono simpatici e, pur litigando continuamente, non potrebbero fare a meno dell'altro. Lo stesso schema si ripete anche in questo film in cui Peppone si candida addirittura al Parlamento. Gli interpreti sono gli indimenticabili Gino Cervi e Fernandel, che divertono dall'inizio alla fine. Oggi questi film risultano datati, perché raccontano un mondo davvero molto lontano, ma sono stati un bell'esempio di cinema.
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    divertente
    datato
  • monichina76
    Divertentissimo
    opinione inserita da monichina76 il 20/10/2019
    Questo è forse il più divertente della serie. Per lo meno è quello in cui io ricordo più scenette comiche. Per esempio come quando Don Camillo e Peppone devono spostare un carrarmato di nascosto e parte un colpo che va a finire in un punto particolare. O quando Peppone sta facendo un comizio elettorale e parte la Canzone del Piave e lui finisce con un viva la Repubblica e viva il Re. Come sempre ci sono più storie un po' assurde che si susseguono. Il filo conduttore è il fatto che Peppone vuole fare il deputato e al paese arrivano gli esperti del partito per fare propaganda. Peppone però prima deve fare l'esame di quinta elementare, è preparato ma l'ansia lo manda in panico e Don Camillo ne approfitta per uno dei suoi scambi. Il tema è pretesto di una storia nella storia molto simpatica. Altre questioni sono un mezzadro che occupa abusivamente una proprietà appoggiato dai comunisti e la moglie di Peppone che è gelosa dell'inviata del partito. In tutte le vicende si intromette Don Camillo con i suoi modi di fare mai pacati e corretti. Dimenticavo la sparizione dei polli e la difesa di Don Camillo, parte lesa, che difende i colpevoli facendogli fare brutta figura che è veramente un colpo di genio. Come in tutti gli altri c'è una voce narrante e Don Camillo parla con il crocifisso che lo rimprovera per le sue interperanze. Bel film adatto a tutti indipendente dalla fede politica. Consigliato.
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    Divertente, personaggi, trama
    Nessuno
  • giocobene
    Film da guardare
    opinione inserita da giocobene il 12/10/2019
    Vi parlo ancora di un altro film di Don Camillo per farlo conoscere ai piú giovani. È la storia di un prete manesco Don Camillo e il sindaco comunista Peppone. I due si conoscono da una vota e si fanno dispetti anche se in realtá si vogliono bene. In questo capitoli Peppone si candida a deputato e in paese arrivano uomini del partito. Per essere eletto Peppone deve fare l'esame di quinta elementare e un insospettabile lo aiuto. Poi litigano ancora perché un contadino compra una cascina ma il mezzadro che la occupa non se ne vuole andare. Don Camillo si mette dalla parte del contafino Peppone dalla parte dell'occupante, ma il motivo per cui il mezzadro non se ne va é particolare. Poi c'é Peppone che si invaghisce di una mandata dal partito e la moglie se ne vuole andare e chi viene messo di mezzo se non Don Camillo? La scena piú bella é quella in cui Peppone tiene un comizio in piazza e Don Camillo dal campanile fa sentire La Canzone del Piave e Peppone cambia totalmente discorso. Ci sono scene comiche che i film moderni non riescono neanche lontanamente ad eguagliare. Ossi di fanno commedie con la volgaritá , con le faccie esagerate. Con Don Camillo e Peppone invece é la storia in se a far ridere e Fernandel e Gino Cervi sono straordinari . Il film si guarda e si riguarda con piacere. I giovani dovrebbero vederlo a scuola.
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    Bellissima storia, bravissimi attori
    No